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RESIDENZA ELETTIVA: Non lavoro più. Posso chiedere un permesso per residenza elettiva?

Casa dolce casa… Italia! 

Ho lavorato tanti anni in Italia e a breve andrò in pensione. Cosa succede al mio permesso di soggiorno? 

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Il cittadino extracomunitario in grado di mantenersi autonomamente, senza esercitare alcuna attività lavorativa, qualora sia in possesso di un permesso di soggiorno di durata almeno annuale (lavoro, motivi familiari, ecc) e perda le condizioni per ottenerne il rinnovo, può chiedere sempre la conversione in un permesso per residenza elettiva.

Questo tipo di permesso, previsto dall’art. 11 del DPR 394/99, è rilasciato sempre che il cittadino extracomunitario sia in possesso di sufficienti mezzi economici.

Deve trattarsi di ampie risorse economiche, stabili e regolari, di cui si possa ragionevolmente supporre la continuità nel futuro come ad esempio assegni di pensione o vitalizi italiani o riconosciuti dalle Autorità Italiane  (di vecchiaia, sociale, invalidità, ecc); rendite per proprietà immobiliari.

Anche il coniuge convivente, i figli minori o maggiorenni conviventi e a carico del richiedente, hanno diritto al permesso di soggiorno per residenza elettiva.

 L’adeguatezza dei mezzi economici per il mantenimento proprio e dei familiari è demandata alla Questura competente all’esame della domanda.

La titolarità della pensione, pertanto, rappresenta una valida risorsa economica per ottenere il permesso per residenza elettiva e che consente di presentare la domanda di conversione del permesso attualmente posseduto in quello per residenza elettiva.

La domanda si presenta utilizzando l’apposito Kit da inviare tramite lo Sportello Amico di Poste Italiane. Oltre al modulo 1 e 2, occorrerà allegare la fotocopia  del passaporto, del permesso di soggiorno in scadenza e di tutta la documentazione attestante il possesso delle risorse economiche. Oltre alla marca da bollo di 16 euro, il richiedente dovrà pagare il contributo per il rilascio del permesso (euro 127.50) e per la spedizione dell’assicurata (30 euro). L’operatore dello sportello rilascerà la ricevuta attestante l’invio della domanda di conversione che sostituisce, a tutti gli effetti, un titolo provvisorio di soggiorno in Italia, e comunicherà, al richiedente, la data per la presentazione in Questura.

Avv. Mascia Salvatore

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