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OTTO PER MILLE: Via alle domande per finanziare l’assistenza ai rifugiati

Sotto con l’otto… per mille! 

L’Otto per mille “donato” da chi paga le tasse servirà anche a finanziare l’accoglienza in Italia per chi scappa da guerre e persecuzioni. E ce ne sarà sicuramente bisogno, visto che salvataggi nel Canale di Sicilia e sbarchi non sembrano diminuire. 

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Quando si compila la dichiarazione dei redditi, si può destinare quella piccola quota dell’Irpef a un’ organizzazione religiosa (Chiesa cattolica, Assemblee di Dio, Unione delle Comunità Ebraiche ecc.) oppure allo Stato. In quest’ultimo caso viene impiegata per finanziare interventi molto diversi tra loro, come la conservazione dei beni culturali, la lotta alla fame nel mondo o, appunto, l’assistenza ai rifugiati.

Ora per gli enti e le associazioni senza fini di lucro impegnate in questo campo è arrivato il momento di farsi avanti: hanno tempo fino al 30 settembre per presentare la domanda per accedere al contributo. Come fare? È tutto spiegato in queste Linee guida, mentre i moduli e tutte le altre informazioni utili, come le condizioni di ammissibilità o di esclusione,  sono pubblicati sul sito del governo.

 

 

 

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